E' "Quarto potere" il più bel film del mondo. A decretarlo, nell'ambito di una classifica che annovera i cento capolavori della storia cinematografica, sono stati 78 professionisti del cinema, convocati dal cineasta francese Claude-Jean Philippe per la rivista "Les cahiers du cinema". Dopo il film di Orson Welles seguono "La morte corre sul fiume" di Charles Laughton e "La regola del gioco" di Jean Renoir, al secondo posto ex equo.
Come spesso accade in questi casi, i giurati hanno voltato le spalle alla contemporaneità premiando per lo più film che hanno sulle spalle almeno quarant'anni di vita. Tanto che oltre ai già citati, nella prima decina figurano "Aurora" di Friedrich Wilhelm Murnau, "L'Atlante" di Jean Vigo, "M, il mostro di Dussendorf" di Fritz Lang, "Cantando sotto la pioggia" di Stanley Donen e Gene Kelly, e, al settimo posto, "Vertigo" di Alfred Hitchcock.
Un fattore che non inficia l'affermazione del film di Welles, da sempre ritenuto un capolavoro assoluto tanto che il celebre lungometraggio sulla vita del magnate della stampa Charles Foster Kane, era già giudicato il miglior film di sempre in un'analoga classifica stilata dall'American Film Institute.
Per vedere un film italiano bisogna attendere il 14esimo posto, con Il gattopardo" di Luchino Visconti, e il 16esimo con "L'avventura" di Michelangelo Antonioni. Non potevano mancare "Amarcord", "Otto e mezzo" e "La dolce vita" di Federico Fellini, "Roma città aperta" di Roberto Rossellini e "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica. Le prestigiose pellicole, "per una cineteca ideale" come recita il nome del concorso, saranno proiettate a partire da giovedì fino al 6 luglio prossimo presso il Reflet Medicis di Parigi.
Fonte: Tgcom
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